Regolamentazione degli scambi

The US Customs and Border Protection (CBP) del Department of Homeland Security è l’ente governativo che svolge le funzioni della nostra Agenzia delle Dogane. In particolare, il CBP sovraintende al commercio internazionale da e per gli Stati Uniti, con compiti di controllo sui prodotti provenienti dall’estero e di riscossione dei relativi dazi, tasse e tariffe; ad esso sono assegnate, inoltre, funzioni antiterrorismo di tutela delle frontiere dall’ingresso illegale di armi, munizioni, sostanze tossiche, stupefacenti e materiali pedopornografici.

Le dogane statunitensi dispongono, inoltre, di una rete internazionale di informazione ed assistenza, dislocata nelle ambasciate dei principali partner commerciali.

Sdoganamento e documenti di importazione: entro 15 giorni dall’ingresso delle merci nel territorio, devono essere presentati agli uffici doganali i seguenti documenti: a) Entry Manifest, modulo 7533 o Entry/Immediate Delivery, modulo 3461, o altra documentazione eventualmente richiesta dalla direzione locale delle dogane; b) documentazione relativa al trasporto negli USA (polizza di carico, lettera di vettura rilasciata dal corriere); c) fattura commerciale o fattura pro-forma indicante il porto di ingresso, nomi di venditore ed acquirente, paese di origine, descrizione dettagliata della merce, indicazione di quantità e valore, indicazione della valuta, nome dello spedizioniere; d) documentazione descrittiva della natura e della quantità delle merci (Packing list); e) eventuale documentazione tesa a comprovare l’ammissibilità delle merci all’interno degli USA.

Per merci in arrivo dal Canada o dal Messico, forniture ad agenzie governative, campioni destinati a fiere, merci specificamente autorizzate dall’amministrazione delle dogane, esiste una procedura automatizzata (Automated Manifest System) che consente il rapido sdoganamento. L’ispezione di beni appartenenti a determinate classi o di quantità limitate è effettuata presso i terminal o presso i magazzini dell’importatore.

Negli altri casi, il servizio di dogana effettua la valutazione e classificazione solo su un campione. I beni inviati tramite servizio postale (di importo non superiore a USD 2.000) sono ammessi, salve eccezioni, dietro compilazione di una mail entry da parte di un impiegato del servizio di dogana.

Classificazione doganale delle merci: il testo normativo di riferimento in materia di importazioni è l’Harmonized Tariff Schedule, che prevede una tariffa generale per beni provenienti da Paesi membri del WTO; una tariffa speciale per beni soggetti a trattamenti differenziati e una di carattere residuale.

Restrizioni alle importazioni[2]: le categorie la cui importazione è proibita sono: alcuni oggetti d’arte precolombiana provenienti dai Paesi sudamericani; materiale che infrange leggi internazionali di copyright; armi da fuoco non approvate dal Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms; specie animali in via d’estinzione; prodotti derivati da specie animali protette; quasi tutti i tipi di carne fresca; narcotici e farmaci pericolosi (alcuni tipi di steroidi); merci provenienti da Paesi destinatari di embargo commerciale. Per l’importazione di bevande alcoliche, è invece richiesto un apposito permesso, rilasciato dall’Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau (TTB) del Treasury Department.

Per altre categorie di prodotti sono necessari il rilascio di specifici documenti  da parte di uffici governativi e il rispetto di stringenti requisiti sostanziali. Si tratta, per lo più, di prodotti agro-ortofrutticoli ed alimentari (es. latte e derivati, alcuni tipi di frutta e noci, bestiame e carni macellate, pollame, piante e semi).

Importazioni temporanee: alcune tipologie di merci, specificamente individuate, se destinate all’esportazione, possono entrare negli Stati Uniti, per periodi di tempo limitati (in genere un anno), senza il pagamento di alcun dazio. Per questo tipo di importazioni, viene rilasciato un certificato di garanzia, chiamato Admission Temporaire / Temporary Admission (ATA).

Attività di investimento ed insediamenti produttivi nel Paese
Normativa per gli investimenti stranieri: non esiste, negli Stati Uniti, una normativa che regoli gli investimenti locali ed esteri. Il controllo sulle operazioni effettuate da società straniere in territorio americano è affidato al Treasury’s Committee on Foreign Investment in the US (CFIUS), che dispone anche di poteri ispettivi. I numerosi incentivi e le poche restrizioni presenti, garantiscono agli investitori ottime possibilità di business sul territorio. Il suo compito sarebbe di prevenire il controllo da parte di stranieri di industrie chiave per la nazione, tuttavia data la grande libertà in materia previste delle leggi federali l’ambito d’azione è molto limitato.[3]

Esistono inoltre diversi incentivi federali volti ad agevolare gli investimenti stranieri[4].

A livello statale il ventaglio di incentivi è più ampio rispetto a quello federale ed ha caratteristiche che variano a seconda della tipologia dell’investimento, della localizzazione  e delle misure di tutela sociale connesse all’investimento stesso. Alcuni Stati dell’Unione garantiscono incentivi a tutte le società costituite negli Stati Uniti o all’estero, altri li concedono alle sole società costituite nello stato erogante. Tuttavia, anche in questi casi l’investitore straniero avrà comunque la possibilità di ottenere un finanziamento locale, costituendo una società nello stato dal quale si cerca di ottenere un finanziamento.

Legislazione societaria: in base al sistema societario vigente, è possibile distinguere le seguenti forme di società: a) Società di capitali di tipo classico (C-corporation) con personalità giuridica e patrimonio sociale perfettamente autonomi e distinti dai soci; b) Società di capitali di tipo S (S-corporation) che, da un punto di vista giuridico, è fiscalmente identica a quella di tipo C, ma si caratterizza per la possibilità di optare, in presenza di determinati requisiti (es. residenza degli azionisti sul territorio, esistenza di una sola classe di azioni, numero massimo di azionisti), per un regime fiscale “trasparente” per effetto del quale il reddito viene tassato una sola volta, direttamente in capo agli stessi azionisti; c) Limited Liability Company società di recente istituzione che, oltre al beneficio della responsabilità limitata dei soci, tipico delle società di capitali, prevede la possibilità di applicare il regime di tassazione “trasparente”, analogamente alle società di persone; d) General Partnership che prevede la responsabilità illimitata e solidale dei soci che rispondono con il proprio patrimonio per le obbligazioni assunte dalla società. Sotto il profilo fiscale, il reddito prodotto dalla partnership non è imputato a quest’ultima ma viene attribuito ai singoli soci per mezzo del c.d. regime di tassazione “trasparente”; e) Limited Partnership, assimilabile alla nostra società in accomandita semplice poiché in essa, vi sono alcuni limited partner che beneficiano della limitata responsabilità patrimoniale all’importo della quota conferita.

Sono soggette all’imposta sul reddito delle persone giuridiche: le Corporation (ad eccezione delle partnership, delle S-corporations e delle LLC qualora vengano tassate “per trasparenza” in capo ai loro soci), le associazioni, le compagnie di assicurazione e le banche; le società statunitensi, sono tassate sul proprio reddito c.d. “worldwide”.

Il reddito delle società viene quantificato sulla base delle scritture contabili regolarmente tenute. Il metodo di contabilizzazione dei fatti amministrativi ordinariamente previsto è quello della competenza (Accrual method), a meno che il volume dei ricavi lordi nei tre esercizi precedenti non abbia superato il limite dei mln/USD 7 (in questo caso è anche ammesso il criterio di cassa o cash method). I dati ricavati dalla contabilità sono oggetto di una serie di successive rettifiche che permettono di determinare il taxable income.

È possibile dedurre tutte le spese sostenute per lo svolgimento dell’attività d’impresa.

Brevetti e proprietà intellettuale
Lo United States Patent and Trademark Office (in breve, USPTO), divisione brevetti è l’ente che a livello federale è responsabile per l’amministrazione della materia brevettuale. La legge federale è l’unica che può regolare la materia dei brevetti, così come nel caso dei Copyright e differentemente dai marchi d’impresa la cui materia è regolata sia a livello federale che statale. Pertanto, non solo gli stati dell’unione non possono legiferare in materia brevettuale, ma anche le corti civili statali non hanno giurisdizione quando sono coinvolti brevetti, perché questa è demandata esclusivamente alla giurisdizione federale e all’amministrazione, appunto, del USPTO.

I brevetti si suddividono in, brevetti d’invenzione o utilità (utility patent), brevetti per disegno ornamentale (design patent) e brevetti sulle piante (plant patent). Inoltre, per gli inventori che risiedono in una delle nazioni partecipanti alla convenzione internazionale, esiste il cosiddetto Brevetto Internazionale (di fatto una forma centralizzata per l’ottenimento di brevetti in più nazioni con una sola domanda).

Un brevetto, una volta concesso, crea un diritto d’esclusiva in capo al titolare dello stesso, che permette di escludere, per il periodo di durata del brevetto, l’uso in qualunque forma non autorizzata da parte di terzi negli Stati Uniti.

Perché un prodotto, disegno o una pianta possano essere brevettati, l’invenzione non può essere nota, né può esserne fatto uso commerciale prima del deposito della domanda di brevetto, e se l’invenzione è nota in altri paesi, la domanda negli Stati Uniti per l’ottenimento di un brevetto statunitense deve essere depositata non oltre 12 mesi dalla data in cui diviene nota in tale paese estero.

Per approfondimenti e assistenza in questo campo, si informa che dal maggio 2014 è attivo presso l’Agenzia ICE di New York un Desk di assistenza per la Tutela dei Diritti di Proprietà Intellettuale e per gli Ostacoli al Commercio e l’Accesso al Mercato.

Il Desk fornisce gratuitamente alle imprese italiane interessate al mercato statunitense  informazioni ed assistenza di primo orientamento in materia di proprietà intellettuale, con particolare riferimento alle procedure necessarie per la prevenzione, la difesa ed il ripristino dei propri diritti.

Fra le altre informazioni in materia, Il Desk ha recentemente elaborato una Guida Pratica alla Proprietà Intellettuale negli USA, disponibile online al seguente link presso il sito appositamente creato dall’Agenzia ICE: https://sites.google.com/a/ice.it/ipr/home/desk-new-york/documenti

Per richieste di informazioni e assistenza contattare:
IPR & Fair Trade Desk 
ICE Agenzia New York
Avv. Luca Biffi
Tel.  212-908-1500 
E-mail: iprnewyork@ice.it

Sistema fiscale
Previsti 3 diversi livelli contributivi: federale, statale e locale. L’Internal Revenue Code (IRC) è il testo legislativo che dal 1954 raggruppa tutti i Tax Acts (le leggi fiscali) approvati dal Congresso e poi promulgati dal Presidente (l’ultimo, in ordine di tempo, è l’American Taxpayer Relief Act del 2012 ed entrato in vigore il 1 gennaio 2013). Oltre a questo Codice assumono rilevanza le Regulations (regolamenti amministrativi ministeriali), i Revenue Rulings e le Letter Rulings (risposte pubblicate dall’Internal Revenue Service, l’Amministrazione Fiscale Americana) che prendono posizione circa l’interpretazione di determinate leggi e regolamenti a seguito di particolari quesiti ricevuti dal contribuente, e che svolgono in tal senso un ruolo fondamentale nel processo interpretativo delle pronunce giurisprudenziali.

Le persone fisiche residenti negli Stati Uniti sono tassate sulla base del principio del worldwide income per i redditi ovunque prodotti[5]. Le persone fisiche non residenti sono tassate sul reddito di fonte statunitense.

La persona fisica che produca un reddito negli Stati Uniti deve presentare una domanda per l’ottenimento di un Social Security Number (ottenibile al Social Security Administration) e dal 1996, gli stranieri che risiedono fiscalmente sul territorio devono richiedere, e viene loro assegnato dall’IRS, un codice d’identificazione delle imposte, il c.d. Individual Taxpayer Identification Number o ITIN. La base imponibile è composta da diverse tipologie di reddito prodotto: ad es. reddito da lavoro autonomo e dipendente; da investimenti; da attività d’impresa; da capital gains. Le persone fisiche devono presentare la dichiarazione dei redditi alle autorità fiscali entro il 15° giorno del quarto mese successivo alla chiusura dell’esercizio fiscale di competenza (ossia il 15 aprile, nel caso in cui l’esercizio fiscale coincida con l’anno solare). Per il reddito prodotto nel territorio statunitense, i soggetti non residenti sono soggetti alla medesima disciplina fiscale prevista per i residenti.

Anno fiscale: 1 ottobre – 30 settembre
Imposta sui redditi delle persone fisiche (USD)[6]
Scaglioni di reddito
Aliquote
Fino a 9.225
10%
9.225 – 37.450
922,50 + 15%
37.450 – 90.750
5.156,25 + 25%
90.750 – 189.300
18.481,25 + 28%
189.300 – 411.500
46.075,25 + 33%
411.500 – 413.200
119.401,25 + 35%
Oltre 413.200§
119996,25 + 39,6%

Tassazione sulle attività di impresa: l’imposta federale sul reddito delle società si configura come un’imposta progressiva per scaglioni di reddito; dal 2011, le aliquote di imposizione sono comprese tra il 15 ed il 35%. Sono inoltre previste due aliquote aggiuntive, pari rispettivamente al 38 e 39%, in corrispondenza di due scaglioni di reddito intermedi, che hanno la funzione di “correggere” le sperequazioni di imposizione emergenti in prossimità dei limiti superiori delle fasce di reddito intermedie.

Imposta sui redditi delle persone giuridiche (USD) 11
Scaglioni di reddito
Aliquote
Fino a 50.000
15%
50.001 – 75.000
7.500 + 25%
75.001 – 100.000
13.750 USD + 34%
100.001 – 335.000
22.250 USD + 39%
335.001 – 10.000.000
 

113.900 USD + 34%
10.000.000 – 15.000.000
3.400.000 USD + 35% su reddito eccedente i 10 milioni
15.000.000 – 18.333.333
5.150.000 USD + 38% su reddito eccedente i 15 milioni
Superiore a 18.333.333
35%

Anche le società, al pari delle persone fisiche, sono inoltre soggette alla Alternative Minimum Tax applicata al reddito minimo tassabile con aliquota unica del 20%.  L’Amt è dovuta se l’ammontare della stessa supera l’imposta calcolata con il metodo di tassazione ordinaria. L’Amt non si applica alle piccole imprese ovvero alle società che presentano un ammontare medio dei ricavi, riferito agli ultimi tre anni, inferiore a mln/USD 7,5.

Imposta sul valore aggiunto (VAT): assente a livello federale. Tuttavia, gli Stati e le municipalità prevedono l’applicazione di un’imposta sulla vendita al dettaglio, le cui aliquote variano dallo 0% all’8,25%, a seconda di dove abbia luogo la transazione.

[1] Per ulteriori informazioni: www.cbp.gov
[2] Per ulteriori informazioni consultare i siti: www.cfsan.fda.gov, www.fas.usda.gov e www.atf.treas.gov
[3] Fonte: https://www.fas.org/sgp/crs/misc/RL33103.pdf
[4] Fonte: http://selectusa.commerce.gov/
[5] Una persona fisica si considera fiscalmente residente negli Stati Uniti se soddisfa una delle seguenti condizioni: cittadinanza americana; residenza negli Stati Uniti (c.d. green card); permanenza sul territorio nazionale per almeno 183 giorni nel corso di un anno solare; se supera il c.d. “substantial presence test” o “cumulative presence test” (somma del totale dei giorni che la persona è presente negli Stati Uniti nell’anno di riferimento più un terzo dei giorni in cui è stato presente nell’anno precedente e 1/6 dei giorni dell’anno ancora precedente. Se la somma ottenuta è uguale o superiore a 183 giorni, il soggetto viene considerato fiscalmente residente). L’unica eccezione al “cumulative presence test”, è quello di dimostrare che il soggetto economico ha il suo principale centro di attività/affari fuori dagli Stati Uniti e che i propri legami familiari e sociali si sviluppino all’estero.
[6] Fonte: IRS, le percentuali sono sullo scaglione di riferimento